Monday 29 March 2010

The Sediment Club


Buon sangue non mente.

The Sediment Club e' il gruppo capitanato da Austin Julian, figlio di Ivan Julian (Richard Hell & The Voidoids) e Cynthia Sley (Bush Tetras).
Si definiscono un "no-wave group" da Brooklyn e non potrei descriverli meglio: l'ascolto del loro EP 7" d'esordio ("The Sediment Club") lascia positivamente stupefatti. Si potrebbe essere assolutamente perdonati se pensassimo che si tratta di incisioni mai uscite di un gruppo che calcava le scene all'epoca in cui Brian Eno produsse il fondamentale "No New York", vero e proprio manifesto di un'epoca irripetibile.
Invece no, il disco e' datato 2010 e sorprende - sia pure volutamente ispirato da un particolare genere musicale - per la maturita', soprattutto se pensiamo che i componenti della band hanno tutti non piu' di 18 anni e - apprendo da chi li ha visti dal vivo - sul palco eseguono cover versions dei Rocket From The Tombs e dei Residents. Wow!

Produce il disco papa' Ivan. 500 copie numerate a mano in vinile.

Tuesday 23 March 2010

Jeff Eubank


Se si dovesse giudicare un disco esclusivamente dalla copertina, saremmo certi che alcune pepite sfuggirebbero al nostro setaccio di instancabili cercatori (di musica aurea).
Questo mi viene da pensare avendo saputo che a maggio la Drag City, in collaborazione con la Yoga Records, dara' alle stampe l'edizione in vinile del classico "A Street Called Straight" di Jeff Eubank.

L'album venne originariamente pubblicato nel 1983 in 500 copie dalla Dorothea Records.
In copertina un disegno "naif" raffigurante una giungla rigogliosa; sul retro una foto dell'autore appoggiato ad un muro di un passaggio cittadino, con i testi di tutte le canzoni in sovrastampa.
Non e' difficile pensare che la scarsa attrattiva grafica non abbia portato fortuna - a suo tempo - a quest'opera.

Ma basta ascoltare il disco per fugare qualsiasi dubbio sul suo valore artistico; la musica soft, la calda voce di Jeff conducono l'ascoltatore verso lidi lontani, in cerca di serenita'.
L'autore ci ricorda che - nonostante le "notti senza fine" (i brutti momenti) che patiamo in vita - c'e' speranza. Dobbiamo rimboccarci le maniche e guardare avanti, con fiducia.

All'epoca della sua prima ristampa in DL (2008), Other Music disse: "A Street Called Straight is a gorgeous, harmony-laden folk-rock album that actually seems a little out of place for 1983".
Forse lo e' ancora "out of place" nel 2010, ma non certo per chi scrive.
Cinque stelle su cinque e dritto tra le ristampe dell'anno.

Friday 19 March 2010

White Fence


Da Los Angeles, California, un esordio che lascia decisamente un'ottima impressione dopo ripetuti ascolti.
Si tratta dell'album omonimo di White Fence (alias Tim Presley).
E' un suono di matrice indie/lo-fi contemporanea, pero' filtrato attraverso il periscopio dei Love/Byrds piu' psichedelici.

Per il momento disponibile solo in vinile (www.makeamessrecords.com).
Annunciato per meta' aprile il CD edito dalla superlativa Woodsist (www.woodsist.com).

Wednesday 17 March 2010

Viv Albertine


Sono passati 25 anni dal suo precedente lavoro discografico e, grazie ai buoni uffici del fantastico Thurston Moore, salutiamo con malcelato entusiasmo il nuovo lavoro di Viv Albertine, membro delle (fondamentali) Slits nell'Inghilterra del punk-rock.
E' un CD EP con quattro brani, intitolato "Flesh" e pubblicato in 500 copie dalla Ecstatic Peace!
Tratta dal suo sito ufficiale (www.vivalbertine.com) trascrivo per intero qui la sua "autobiografia" che, in poche righe, traccia perfettamente il personaggio.

"Viv Albertine. Born Sydney, Australia. French/Corsican father, Swiss mother. Brought up in North London (Muswell Hill). Quite poor. Comprehensive school. Favourite subjects, buying records; clothes, boys, art, English. Age17 went to art school. Dropped out and worked at Dingwalls, music venue Camden Town. Went to another art school met Mick Jones, saw The Sex Pistols first show. Bought Horses, Patti Smith. Dropped out. Bought Les Paul Junior with £200 my grandmother left me. Formed a band with Sid Vicious, Sarah and Palmolive called The Flowers of Romance (named by John Lydon). Started to learn to play guitar. Taught by Keith Levene who I have known since we were kids. He taught me that any sounds can go together, he really developed my ear and loads of other stuff. Johnny Thunders taught me how to do screamers (his name) and Joe Strummer, to tap my foot and play at the same time. I didn't have sex with any of them. Saw The Slits play their first show, called them the next day. We got together I back-combed their hair like The New York Dolls. We looked like a band. After The Slits I went to film school. Didn't drop out. Directed stuff for about ten years. Made some money not art. Now making sculpture and writing / recording / performing my own songs".

Bentornata Viv!

Friday 12 March 2010

Iggy And The Stooges


Lunedi' 15 marzo Iggy And The Stooges vengono finalmente "inducted" nella Rock'n'Roll Hall Of Fame: gloria eterna (in terra) all'Iguana ed agli Stooges.

Thursday 11 March 2010

Ted Lucas

Direttamente dal 1974 all'anno in corso, grazie alla attivissima e instancabile Yoga Records, e' prossima l'uscita del meraviglioso disco "OM" di Ted Lucas, che alcuni considerano "the best private folk psych LP ever".

Come per l'edizione originale, il formato scelto per la ristampa e' il vinile.
(www.yogarecords.com)

Wednesday 10 March 2010

Heaven & Hearth



Di prossima uscita (in LP e CD, tratto dai master tapes originali) per la Lion Productions, "Refuge" album targato 1973 di Heaven & Earth, duo femminile vocale psych-folk.
Considerato un classico del genere.

Kevin Barker


"You And Me", l'album d'esordio di Kevin Barker, e' un disco che si colloca fuori dal tempo (anche se edito nel 2010 potrebbe benissimo essere stato concepito nel 1972) per le influenze musicali che lo animano: Grateful Dead, CSNY, the Band, qualche spruzzata di folk (Roy Harper, Richard Thompson).

Piu' lo si ascolta e piu' si entra nel suo gorgo, irretiti dal fascino eterno di melodie che possiedono una capacita' evocativa senza pari. E' un disco pieno di amore sincero per la musica west-coast piu' classica, suonato con maestria e divertimento da tutti i partecipanti.
Sara' lodato (l'ho appena fatto) e ignorato/criticato in egual misura (immagino gia' chi lo taccera' frettolosamente di essere un'opera derivativa) perche' e' un disco sincero che non si preoccupa di voler essere "diverso" a tutti i costi.
Alla realizzazione hanno partecipato, tra gli altri, Joanna Newsom alle tastiere, Ryan Francesconi (che cura gli arrangiamenti degli archi) e l'inimitabile batterista dei Vetiver, Otto Hauser.
Miele purissimo per le orecchie di chi scrive.

Pubblicato dalla Gnomonsong, l'etichetta di Andy Cabic (Vetiver) e Devendra Banhart.

Tuesday 2 March 2010

Yoga Records



Tra le etichette di nuova generazione dedite a setacciare il passato per portare ad una attenzione piu' vasta lavori che il tempo si sforza (invano) di seppellire, mi preme segnalare qui la Yoga Records.

Nata nel 2008 grazie all'iniziativa di Douglas Mcgowan, collezionista di dischi di Los Angeles, ha gia' riesumato sino ad oggi ben 18 titoli che soltanto pochi avevano avuto la fortuna di ascoltare.
Per la diffusione delle proprie opere ha scelto di utilizzare - come piattaforma principale - il DL, anche se spesso esse vengono licenziate a terzi per la pubblicazione in CD o vinile.
E' il caso, ad esempio, dello splendido "A Street Called Straight" di Jeff Eubank che la Riverman (Seoul, Corea) pubblichera' in CD il prossimo maggio o dell'altrettanto affascinante "Music And Dreams" di Robert Lester Folsom che la Mexican Summer (New York, USA) ha da poco stampato in vinile limitato e numerato (e che la Riverman ha fatto uscire in CD).

In apertura di questo post riproduco la copertina della prossima pubblicazione: "Curves Of Life" di Dan Morehouse che Douglas definisce "1978 minimal new age synth masterpiece".
Curiosi di ascoltare.

Death



Sicuramente uno dei piu' bei dischi pubblicati nel 2009 e' stato l'album postumo dei Death ("... For The Whole World To See") che la meritoria Drag City ha regalato ai numerosi amanti del Detroit Sound sparsi per il globo; non faccio alcuna fatica a considerarlo uno dei "lost-classics" proto-punk.

Fa davvero piacere notare che - a distanza di un anno esatto - l'eco della pubblicazione dell'album non si e' ancora spenta; ecco giungere l'ultimo numero (marzo 2010) di "Maximum Rock & Roll", storica rivista punk di San Francisco, che dedica copertina e articolo ai meravigliosi Death.
Splendida la foto d'epoca dei tre fratelli Hackney che grazia la copertina del giornale.

Seek Death, my children!

James Chance


Nuovo album 2010 ("The Fix Is In") di James Chance, da poco uscito per l'etichetta francese Le Son Du Maquis.
Disponibile in CD+DVD o DL.

"With this new project, James reappropriates with elegance the origins of blues and jazz from the 40’s and 50’s, between Charles Mingus, Duke Ellington, Jac Berrocal, Archie Shepp, or even Chet Baker. Never really far from the early rock’n’roll and therefore from the rhythm’n’blues and soul, James Chance’s music of 2010 is hypnotic, decadent and distinguished, rhyming for our pleasure with glamour, sex, humour and daily transcendence"
(Le Son Du Maquis)

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