Saturday, 18 September 2010

Chris Hillman

Francamente non sappiamo dove iniziare. Quando esce un disco nuovo di uno degli artisti che maggiormente amiamo, il nostro cuore incomincia a mandare messaggi difficili da tradurre in parole e da riportare in stampa. Ma ci proviamo.

Nel maggio 2008, l'umile estensore di queste righe senza importanza prese carta e penna (elettroniche) e scrisse a Chris Hillman per ringraziarlo del dono meraviglioso che aveva voluto regalare a lui e a tutti gli altri che hanno orecchie per ascoltare; musica celestiale che rende il mondo un posto migliore dove stare.
Dopo qualche giorno, inaspettata, una mail di risposta dove tra le altre cose Hillman ci diceva: "Your words validate my life".
Restammo commossi da tanta gentilezza.

Oggi, settembre 2010, a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio ("The Other Side") salutiamo con gioia immensa l'uscita di "At Edward's Barn".
Si tratta di un disco retrospettivo dell'intera, incredibile, carriera del musicista californiano (membro fondatore di Byrds, Flying Burrito Bros., Manassas, Souther-Hillman-Furay Band, McGuinn-Hillman-Clark) e attribuito allo stesso Hillman ed al suo fido amico Herb Pedersen.
Invece di imbucare la facile strada del "greatest hits" assemblato a tavolino, per celebrare degnamente il valore incommensurabile della musica che il disco contiene, Chris e Herb hanno deciso di suonare dal vivo - davanti ad un pubblico di circa 200 persone raccolto per l'occasione in una capanna (!) dall'acustica perfetta a Nipomo in California - una serie di gemme estratte dal repertorio ultra-quarantennale di Hillman.
L'ascolto si rivela essere un'esperienza trascendente: "Turn, Turn, Turn", "Eight Miles High", "Wheels", "Desert Rose", "Sin City" e via elencando disvelano sfumature che ancora non immaginavamo di non conoscere.
E... quella voce, quella voce, quella voce! E' Chris Hillman che canta ma noi sappiamo bene, senza tema di smentita, che essa viene dall'alto. Da molto in alto.

Di nuovo siamo commossi e non in grado di articolare qui cio' che proviamo nello spazio piu' privato della nostra anima.
Da archiviare sotto: musica classica/musica sacra.
(www.rounder.com)

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